L’insonnia è attualmente un problema molto diffuso che interessa in modo persistente e cronico il 10% della popolazione generale, secondo quanto riportato dal National Institute of Health-State of Science Conference Statement, e circa il 20-30% ne soffre in modo transitorio. I suoi effetti negativi compromettono tono dell’umore, prestazioni lavorative e scolastiche,salute in generale, qualità di vita e rapporti interpersonali. L’utilizzo del protocollo cognitivo comportamentale per l’insonnia (CBT-I) è un intervento multicomponenziale che include:
- psicoeducazione sul sonno, con l’obiettivo di incrementare le conoscenze sul sonno e sui meccanismi dell’insonnia, illustrandone le cause e le conseguenze, che non solo agevolano l’aderenza al trattamento ma tendono anche a correggere le credenze irrealistiche rispetto al fabbisogno e alle conseguenze della carenza di sonno;
- tecniche comportamentali per favorire buone abitudini di sonno ed evitare comportamenti che impediscono di dormire;
- tecniche cognitive che aiutano il paziente nell’individuazione e modifica dei pensieri disfunzionali e nella riformulazione di aspettative irrealistiche riguardo il sonno, allo scopo di ridurre le emozioni negative che ne conseguono.