Spesso mi viene chiesto dai pazienti “è possibile guarire dall’ansia?”. Prima di rispondere a questa domanda è necessario capire COS’É L’ANSIA. L’ ansia è un’emozione, esattamente come tutte le altre, che si attiva tutte le volte che percepisci uno stimolo (interno o esterno) come minaccioso e nei cui confronti non ti ritieni sufficientemente capace di reagire.
ANSIA UTILE COME REAZIONE VERSO I VERI PERICOLI
L’ansia di per sé, tuttavia, non è un fenomeno anormale e non è sempre nociva poichè, sebbene provochi reazioni fisiologiche spiacevoli (aumento del battito cardiaco, tensione muscolare, sudorazione, agitazione generale), tuttavia ha lo scopo di attivarci fisicamente e psicologicamente per affrontare al meglio situazioni percepite come difficili e pericolose. L’ansia in questo senso può essere condiserata una reazione adattiva.
Ti faccio un esempio: immagina di stare attraversando la strada quando sbuca improvvisamente un’auto che procede a grande velocità ed è a pochi metri da te. Ti spaventi e corri verso il marciapiede. COS’É SUCCESSO NELLA TUA MENTE? Te lo spiego subito: ancor prima che tu iniziassi a correre, il tuo cervello ha avvertito il pericolo ed il tuo organismo ha iniziato ad attivare il sistema nervoso autonomo e a rilasciare ADRENALINA. Questa attivazione determina dei cambiamenti fisiologici che hanno tutti lo scopo di permettere di reagire velocemente ed efficacemente al pericolo.
ECCO I PRINCIPALI CAMBIAMENTI FISIOLOGICI
- Il respiro si fa più frequente e le narici e i polmoni si espandono, aumentando la quantità di ossigeno disponibile per i muscoli.
- Il ritmo cardiaco e la pressione del sangue aumentano, in modo da trasportare velocemente l’ossigeno e il nutrimento richiesto dai muscoli.
- Il sangue è dirottato ai muscoli, in particolare a quelli degli arti inferiori. Meno sangue affluisce agli organi interni ed anche al viso.
- I muscoli si tendono preparandosi a contrarsi velocemente.
- Aumenta la capacità di coagulazione, cosicchè nel caso di ferita si ridurrebbe la perdita di sangue
- Si comincia a sudare, per contrastare il surriscaldamento dovuto all’attività fisica
- la mente si concentra su un pensiero dominante “Sono davvero in pericolo e, se sì, come posso evitarlo?”. Tutto il resto passa i secondo piano.
- La digestione si ferma, la bocca diventa secca e produce meno saliva. Il cibo si ferma nello stomaco e può dar luogo ad una sensazione di nausea o di “nodo allo stomaco”. Viene invece liberato nel sangue dello zucchero, che serve a fornire energia.
- Il sistema immunitario rallenta. Il corpo per il momento concentra tutti i suoi sforzi nella fuga.
Quella che ho appena descritto si chiama risposta automatica di attacco o fuga. Il grande fisiologo Harvard Walter Cannon capì che questa risposta è memorizzata profondamente nel nostro cervello e rappresenta una saggezza genetica. E’ qualcosa di “progettato” per proteggerci dai danni fisici. Un certo grado di ansia può essere utile anche in alcune attività che richiedono impegno, concentrazione, attenzione a non sbagliare, ad esempio durante un esame o un colloquio. Se tu fossi totalmente rilassato durante queste occasioni non daresti il meglio di te. L’ ansia è dunque utile poichè consente di riunire e concentrare tutte le risorse che si hanno a disposizione per il raggiungimento di un obiettivo.
ANSIA DANNOSA COME REAZIONE A FALSI PERICOLI
La risposta di attacco o fuga precedentemente descritta era particolarmente utile nelle condizioni di vita dei nostri antenati, piene di pericoli come ad esempio le aggressioni di belve feroci o nemici armati e per questo fa parte del nostro corredo genetico come meccanismo di difesa. Ma se si attiva troppo facilmente o nel momento sbagliato crea seri problemi. Come un allarme di un’auto troppo sensibile può suonare fuori tempo, così un sistema di allarme fisiologico troppo sensibile attiva la risposta di attacco o fuga quando non ce n’è bisogno producendo ansia quando la maggior parte delle persone resterebbero tranquille. Quando ti rendi conto che non è ragionevole che la situazione esterna provochi tanta ansia, inizi a pensare che la causa sia tu stesso e che tu possa avere un attacco di cuore, morire, impazzire o perdere il controllo.
Inoltre è utile sapere che la risposta di attacco o fuga serve a prepararci ad un “lavoro” che è appunto quello dell’attacco o della fuga, pertanto terminato lo sforzo le reazioni fisiologiche connesse alla risposta scompaiono. Ma quando lo sforzo fisico non ha luogo, i cambiamenti fisiologici possono durare più a lungo e permanere, essere molto disturbanti e suscitare ansia che a sua volta porterà ad una maggiore attivazione della risposta attacco o fuga, in un lungo circolo vizioso mantenuto da comportamenti errati.
Nel prossimo articolo ti spiegherò quali sono i sintomi dell’ansia 👉🏼 https://psicologaleombruno.it/sintomi-dellansia-quali-sono-e-cosa-fare/
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